Contano più gli incontri, le chiacchierate al mercato, le strette di mano rispetto a sondaggi e pubblicità a pagamento. E costano anche molto meno. E’ una delle possibili conclusioni a cui portano i risultati del secondo turno delle amministrative 2022. In Lombardia, e non solo (si pensi a Verona e Parma), si sono imposti i candidati che hanno saputo entrare in sintonia con i cittadini, al di là di alchimie di partiti sempre più in difficoltà o di strategie social che si sono sciolte sotto la calura di questo anomalo giugno.
Candidati dati per sconfitti hanno vinto perché hanno saputo entrare in sintonia con gli elettori (pochi) che hanno deciso di andare al voto. Chi si è affidato ad algoritmi, sondaggi e tecniche di spin doctoring politico si è ritrovato spiazzato e sconfitto.
Facciamo alcuni esempi per essere più chiari.
Monza. Tutto dava per vincente il sindaco, ormai ex, Dario Allevi. Paolo Pilotto è partito da lontano, passando per le primarie (vinte per pochi voti), ascoltando tutti, incontrando i cittadini, mobilitando centinaia di persone che sono state in tutti i quartieri per settimane. Pilotto ha sempre mantenuto mitezza e sobrietà, senza attaccare gli avversari e senza trascurare nessuno dei suoi alleati. Il risultato è stato sorprendente e vincente.
Como. Gli elettori hanno scelto Alessandro Rapinese, civico populista, non posso che definirlo così, da 18 anni è consiglio comunale. Il neo-sindaco si definisce amministratore delegato (dai cittadini) del comune. Il livore di Rapinese contro i partiti è eccessivo e sguaiato, così come molte delle sue esternazioni, ma la sua costanza nel cercare un rapporto stretto con i cittadini ha pagato. Peccato per Barbara Minghetti, che sarebbe stata, a mio giudizio, un’ottima sindaca, ma i cittadini han scelto così.
Lodi. La vittoria di Andrea Furegato era già arrivata al primo turno e il suo consenso è maturato con un lungo percorso di ascolto e di coinvolgimento dei cittadini lodigiani, stanchi delle scelte ideologicamente marcate dell’ex sindaca leghista.
La politica fatta consumando le suole delle scarpe, come si diceva un tempo, si è presa la rivincita e ha fornito segnali interessanti su quello che si attendono i cittadini che, magari, di fronte a politici meno lontani e finti, potrebbero anche tornare al voto.
Fabio Pizzul