Di questi tempi si parla moltissimo di libertà, leggendola soprattutto in riferimento alla volontà di sentirsi svincolati da obblighi e regole. Basti pensare a quanto dicono coloro che si oppongono al cosiddetto “green pass”, soprattutto ora che sta per iniziare, a partire dal 6 dicembre, l’applicazione del “super green pass”, che potrà essere ottenuto solo attraverso il vaccino. Coloro che stanno manifestando da settimane contro il “green pass” sostengono che le decisioni del governo siano parte di una deriva dittatoriale e che ci troviamo di fronte a un pesante attacco alla libertà personale, perno fondamentale della nostra democrazia. Senza banalizzare o, peggio, dileggiare la posizione di chi ritiene di non vaccinarsi, credo utile proporre qualche riflessione a voce alta.
Primo. L’introduzione del “green pass” non coincide con l’obbligo di vaccinarsi. Certo, chi decide liberamente di non vaccinarsi non può partecipare ad alcune attività o deve sottoporsi alla verifica del tampone ogni 48 ore. E’ una limitazione, non si può negarlo, ma non si tratta della cancellazione della libertà, quanto della conseguenza dell’esercizio della libertà stessa.
Secondo. Vivere e manifestare la propria libertà è un diritto, ma trasformare questa facoltà in un’occasione di disagio per altri cittadini o, peggio, in violenza è inaccettabile e va contro il fondamento stesso della libertà. La libertà, per essere vera, deve generare non frantumare le relazioni, altrimenti diventa inevitabilmente arbitrio e prevaricazione.
Terzo. La libertà è anche, e forse soprattutto, responsabilità. Il fatto di aver scelto di vaccinarsi non esime dal dovere di esercitare la responsabilità di seguire le altre indicazioni previste per limitare la pandemia. Indossare la mascherina, rispettare il distanziamento, igienizzarsi le mani, indicare correttamente i contatti stretti se si viene diagnosticati come positivi, rispettare l’eventuale quarantena o isolamento fiduciario non sono debolezze, ma modi per esercitare una responsabilità che garantisce la libertà nostra e degli altri.
La libertà è da conquistare con la propria responsabilità.
