“Rimaniamo uniti per trasformare il futuro”
Strasburgo. Meno di 300 giorni dalle elezioni per il Parlamento europeo, che si svolgeranno in ciascun Paese membro tra il 6 e il 9 giugno 2024. Ursula von der Leyen rivolge il suo ultimo discorso sullo Stato dell’Unione.
Quando anche i più incalliti antieuropeisti fingono di essere scomparsi dalla scena pubblica, saltano all’occhio i banchi vuoti della destra: “Conservatori e Riformisti” e “Identità e democrazia”, i due gruppi parlamentari in cui siedono rispettivamente gli eurodeputati di Fratelli d’Italia e della Lega. Un gesto simbolico, ben poco rassicurante sulle reali intenzioni verso l’Unione dei partiti oggi maggioranza di Governo in Italia.
Il discorso della Presidente della Commissione Europea spazia dal Green New Deal – un tratto distintivo del suo mandato – all’industria e alle imprese (mercato del lavoro, inflazione, competitività); dall’intelligenza artificiale alle migrazioni; dal sostegno all’Ucraina – “sempre, tutto il tempo che sarà necessario” – all’allargamento dell’Unione. Molti temi, sui quali Von der Leyer spende poche parole su ciò che già è stato fatto e molte di più su ciò che le istituzioni europee si impegnano a fare da qui alle elezioni del 2024.
In più passaggi si appella al metodo del dialogo: sul futuro dell’agricoltura, con chi applica l’intelligenza artificiale per guidare l’innovazione, sulla transizione ecologica con ciascun settore industriale, perché si possa mettere a punto un modello di produzione decarbonizzato. Qualunque sia il volto dell’Unione che sogniamo, il dialogo è l’unico strumento per restare uniti, perché le profonde radici della storia europea aiutino ad affrontare meglio le sfide del nostro tempo. Il dialogo ha le sue regole, non solo verbali; esige pazienza, ascolto attivo, tenacia, apertura mentale. Non si dialoga mai da soli. Quei banchi vuoti oggi dicono molto di una postura mentale di chi non si cura di essere presenza costruttiva all’interno delle istituzioni, ma si accontenta di soffiare sul fuoco dell’euroscetticismo per aumentare il fumo della propaganda. Se l’Europa saprà trasformare il futuro, se l’Europa saprà farsi trovare pronta all’ora della storia, dipenderà molto – davvero molto – dalla responsabilità di ognuno di noi. Cittadini europei.
Chiara Tintori