Un lavoro sempre più povero e una sorta di ereditarietà delle fragilità economiche e sociali. Sono alcuni degli elementi salienti emersi dal Rapporto sulla povertà nella diocesi di Milano su dati del 2022 provenienti dai centri di ascolto di Caritas Ambrosiana.
L’onda lunga della pandemia e la crisi causata dalla guerra in Ucraina hanno approfondito la divaricazione tra chi ha le risorse per vivere bene e chi fa tremendamente fatica a sostenere il costo della vita che è schizzato alle stelle anche a causa di un’inflazione che non accenna a raffreddarsi.
Tra i più fragili, i dati resi disponibili da Caritas Ambrosiana evidenziano le donne, in particolare se sole con figli, e gli stranieri, che non riescono a trovare percorsi di emancipazione e riscatto sociale.
Gli operatori e i volontari Caritas sempre più spesso si sentono rivolgere dagli utenti una richiesta (tipicamente emergenziale) di beni materiali e servizi, che supera nettamente ogni altra richiesta come quelle di casa, lavoro e percorsi di inclusione (il 31% di utenti in più rispetto al 2019).
Un ulteriore fattore di rischio è la presenza di minori nel nucleo familiare: l’87,1% dei nuclei con minori che si rivolgono a Caritas ha problemi di reddito (e nel 70,6% di questi casi si tratta di problemi di reddito che impediscono di far fronte tranquillamente alle normali esigenze della quotidianità). Inoltre il 18,2% dei nuclei con minori ha problemi abitativi (residenze provvisorie, coabitazione, case precarie e poco funzionali…). Ormai avere figli piccoli o adolescenti rappresenta un fattore di infragilimento ed è evidente la tendenza a una sorta di trasmissione intergenerazionale della povertà, che tante ricerche stanno segnalando negli ultimi anni.
Da questi dati emergono messaggi forti alla politica che riguardano temi importanti come il lavoro, che non può essere sempre più precario, e i salari, che devono essere adeguati a un costo della vita in continuo aumento. C’è poi l’enorme tema della lotta alla povertà, interpretato attraverso una misura controversa come il Reddito di Cittadinanza, che ora si vuole cancellare: la necessità di uno strumento di lotta alla povertà è evidente e, anche secondo Caritas, non va indebolita la sua forza universalistica o depotenziato nella sua struttura universalistica.
Fabio Pizzul