Che le famiglie in Italia siano in crisi non è una novità. Non lo è nemmeno il drammatico calo delle nascite che ha gettato il nostro Paese in un vero e proprio inverno demografico. I numeri che fotografano il futuro demografico delle famiglie sono però impressionanti e paradossali: nel 2040 ci saranno più famiglie, ma molti meno figli. E’ necessario prendere molto seriamente queste previsioni e riflettere a fondo sui perché di questa situazione.
Ne ha parlato Roberto Volpi in un articolo pubblicato sul supplemento settimanale “La Lettura” del Corriere della Sera in edicola la scorsa domenica ragionando sulle previsioni dell’Istat sulla popolazione italiana.
Per il 2040, come dicevo, è previsto un aumento delle famiglie formate da persone sole, che saliranno dal 33,3 al 38,8 per cento del totale delle famiglie italiane. Questo determina un aumento del numero assoluto delle famiglie, ma un crollo netto delle coppie con figli che dal 48,2% di oggi passeranno al 39% del 2040. Anche le coppie senza figli saliranno dal 19,8% di oggi al 21,6%.
Roberto Volpi, nel suo articolo, cita le parole di papa Francesco all’Angelus del giorno di Santo Stefano: “Sembra che tanti abbiano perso nell’andare avanti con i figli”. Il papa ha citato l’inverno demografico affermando che “è contro le nostre famiglie, contro la patria, contro il futuro”.
In Italia finalmente si è mosso qualcosa e dal 1° gennaio è possibile fare richiesta dell’Assegno unico per i figli, un provvedimento che tenta di dare un sostegno alle famiglie perché possano sostenere il costo dei figli.
Il fattore economico è importante e mi auguro che l’Assegno unico possa aiutare tanti giovani coppie che vorrebbero avere figli ma non possono permetterselo.
Ma non credo sia solo una questione economica.
Volpi, concludendo il suo articolo su “La Lettura” definisce “Parole sante” quelle di Francesco, ma si lancia in una sorta di invettiva contro la Chiesa: “faccia una riflessione sulle cause profonde per cui non ci si sposa più davanti al prete. Perché era il matrimonio religioso il primo e più efficace passo verso le famiglie con figli. Un passo che noi italiani abbiamo smesso di fare. O quasi.”
E’ una riflessione necessaria, per la comunità ecclesiale e per l’intera nostra società.
Forse anche i media dovrebbero interrogarsi sul modo in cui parlano di famiglia e sui modelli che hanno privilegiato in questi anni.
Fabio Pizzul
