Quando si sono fatti e si continuano a fare affari con i regimi autoritari, come Russia e Cina, prevalgono gli interessi. Quando si esita a dare risposte chiare e univoche all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, prevalgono gli interessi.
Qual è il tempo per i principi e i valori? Quelli propri della nostra democrazia, italiana ed europea, quelli che respiriamo tutti i giorni e, proprio come l’aria, rischiamo di darli per scontati: la pace, la libertà, la tolleranza che si esprime nel rispetto delle minoranze, la solidarietà verso i più deboli?
Perchè prima della guerra ci sono le armi. Quell’immensa industria militare che facciamo finta di non vedere, che pure gode di ottima salute anche grazie ai nostri soldi. Eh sì, perché sarà banale ricordarlo, ma senza armi non ci sarebbe la guerra. E qui i principi e i valori di ciascuno e di tutti noi possono fare la differenza. Sappiamo scegliere banche smilitarizzate, che garantiscono investimenti non bellici? Chiediamo conto a chi gestisce i pochissimi, pochi o molti risparmi che siano, di utilizzare ‘portafogli’ liberi da qualunque coinvolgimento in conflitti?
In tempo di pace sonnecchiare sul versante finanziario personale e comunitario è oramai consuetudine, in tempo di guerra è inaccettabile.
I soldi fanno girare gli interessi, ma sono anche un modo per esercitare la nostra cittadinanza attiva, per dare forma ai principi e ai valori.
Chiara Tintori