Il tempo è una delle cose più difficili da definire e da impiegare. Lo sanno bene anche professionisti della comunicazione sempre più alle prese con la necessità di informare in tempo reale.
Il tempo non basta mai o, al contrario, si dilata in modo insopportabile per chi deve sottostare a isolamenti o quarantene da contagio o contatto stretto.
L’arrivo dell’anno nuovo è occasione per provare a imprimere un cambio al modo in cui proviamo a gestire il nostro tempo, tanto che l’augurio per il nuovo anno si pone proprio nell’ottica di un auspicio di un tempo migliore da vivere e da condividere, possibilmente in modo più concreto e profondo rispetto a un semplice, pur se gradito, messaggio social.
Tra le tante riflessioni sul tempo comparse in questi giorni, pare molto pertinente quella proposta da Enzo Bianchi sulle pagine di Repubblica del 3 gennaio. Il monaco invita ad “avere tempo, e per questo prima di mettere a punto qualsiasi progetto occorre decidere di vivere nel tempo, abitare il tempo che scorre: essere vigilanti, capaci di attenzione puntuale, consapevoli di ciò che viviamo resistendo a ogni tentazione di pigrizia, inerzia, sonnolenza, ritrovando il senso della durata e aderendo alla realtà quotidiana, alla trama delle relazioni che viviamo”.
Sono parole che invitano a prendere coscienza del tempo che viviamo e a viverlo come occasione di pienezza, senza vagheggiare, in modo frustrante per noi e per gli altri, presunti tempi migliori che mai arriveranno.
E’ bello anche l’augurio per il nuovo anno affidato da padre Bianchi alle pagine di Repubblica: “trovate il tempo per pensare!” associato a un’arguta variazione del motto di Steve Jobs “Stay hungry, stay foolish” firmata dal filosofo statunitense James Hillmann: “stay thinking”.
Rimanere pensanti è un modo per vivere bene il proprio tempo e trasformare il tempo cronologico, kronos, che viene divorato dalle tante cose da fare, in kairos, il tempo propizio che possiamo vivere con attenzione e consapevolezza per avere pensieri lunghi, accompagnati da una nuova capacità di respirare pienamente la bellezza del tempo che ci è dato, oltre l’affanno del respiro corto di chi corre senza sapere bene dove andare.
Buon anno!
