Una settimana fa si è votato per il primo turno delle elezioni amministrative.
In attesa del secondo turno, credo sia possibile proporre qualche riflessione di analisi politica.
In Lombardia sono andati al voto due capoluoghi, Brescia e Sondrio, e alcune importanti città come Seregno, Cinisello Balsamo, Brugherio, Cologno Monzese, Arese o Gorgonzola. Molti anche i comuni con meno di 15mila abitanti, che non consentono, però, in molti casi grandi considerazioni politiche per la forte presenza di liste civiche difficilmente collocabili nella in chiave partitica.
Partirei da Brescia, dove l’affermazione del centrosinistra è stata netta. L’elezione al primo turno dell’ex vicesindaca Laura Castelletti con quasi il 54% dei voti validi è la conferma del giudizio positivo dei bresciani sull’operato di Emilio Del Bono, ora vicepresidente del Consiglio regionale, ma anche il frutto di un accordo che ha riproposto l’accordo tra PD e centristi rinunciato ai 5 Stelle (che con Partito Comunista e Unione Popolare non sono andati oltre il 3%). Uno schema che i bresciani hanno dimostrato di apprezzare e ha retto di fronte a un centrodestra che ha schierato i big nazionali a sostegno dell’ex assessore regionale Fabio Rolfi. Il fatto che la Lega abbia voluto imporre un proprio rappresentante, probabilmente ha fatto sì che sia mancato un forte coinvolgimento di Fratelli d’Italia.
Tutt’altra musica a Sondrio, dove è stato confermato al primo turno il sindaco uscente Marco Scaramellini con quasi il 58% dei voti. Il profilo pacato e moderato del primo cittadino e il forte radicamento della Lega in quei territori non hanno dato alcuna possibilità al pur credibile candidato del centrosinistra Simone Del Curto, che ha comunque sfiorato il 40%. Per battere il centrodestra in Valtellina ci vogliono candidati molto forti e divisioni nella coalizione avversa, altrimenti è dura.
Per la Brianza mi limito a segnalare due situazioni opposte: Seregno e Brugherio. A Seregno viene rieletto alla grande Alberto Rossi, con oltre il 68% dei voti; a Brugherio il nuovo sindaco è Roberto Assi del centrodestra, che strappa il comune al centrosinistra dopo due mandati di Marco Troiano. Per vincere in Brianza servono candidati forti, coalizione unita e lavoro concorde sul territorio. A Seregno questo è avvenuto, a Brugherio no.
Ultime considerazioni per la Città Metropolitana. Nulla da fare per Cinisello Balsamo e Bresso, dove vengono confermati i sindaci del centrodestra. L’impressione è che il PD e i suoi potenziali alleati abbiano perso la sintonia con le città, non si siano mai del tutto ripresi dalle sconfitte di cinque anni fa e, soprattutto, non abbiano realmente deciso di abbandonare vecchie logiche che creano divisioni e tensioni interne che allontanano i cittadini. Il partito metropolitano, in questo, non ha molto aiutato il PD locale di questi due grandi centri. Si va al ballottaggio ad Arese, Gorgonzola e Cologno Monzese. In questi comuni il centrosinistra parte in vantaggio dopo il primo turno. Ad Arese e Gorgonzola si tratta di raccogliere la positiva eredità di sindaci uscenti che hanno governato per dieci anni; a Cologno si deve provare a porre fine al caos di un centrodestra che ha concluso anticipatamente la sua pessima esperienza amministrativa. Ci sono tutti i presupposti per farcela.
Chiosa finale: non c’è stato alcun effetto Schlein per il PD e si conferma che quello che paga è la credibilità dei candidati assieme alla capacità di non presentarsi litigiosi agli occhi degli elettori.
Fabio Pizzul