Molti cattolici, compreso chi scrive, sono approdati alla politica forti di un’ispirazione che pone le sue radici nella Dottrina Sociale della Chiesa e di un’appartenenza alla comunità ecclesiale che ha costruito e rafforzato la consapevolezza di doversi mettere a disposizione degli altri e, in particolare, dei più deboli. E’ per questo che concetti come centralità della persona, difesa della vita, solidarietà, sussidiarietà, valorizzazione della società sono elementi fondanti di un impegno politico che ha sempre tentato di mantenere salde radici nella vita quotidiana. A partire da queste considerazioni, la tradizione cattolica democratica ha sempre sottolineato il limite della politica, chiamata a riconoscere e valorizzare la ricchezza delle espressioni sociali più che a indirizzarne i percorsi a partire da una forte connotazione ideologica. La centralità della persona, nella sua ricchezza di relazioni e oltre ogni tentazione individualistica, è elemento cardine di qualsiasi percorso politico che non voglia sciogliersi in una autoreferenziale ricerca di egemonia in un campo ristretto e ideologicamente connotato.
L’impegno dei cattolici democratici si è poi caratterizzato per una precisa progettualità politica, con l’ambizione di non limitarsi a dimostrare attenzione al sociale o vicinanza alle diverse espressioni della comunità cristiana, ma di costruire percorsi radicati nelle istituzioni e ispirati alla decisa scelta per il pluralismo democratico contro ogni tipo di totalitarismo.
E’ in questo contesto che è maturata negli anni la scelta di collocarsi prima in un’area ampia di centrosinistra, poi, all’interno del Partito Democratico, visto come garanzia di un confronto culturale, prima ancora che politico, capace di rendere attuale e feconda l’eredità della Costituzione e dei suoi valori fondanti. In un tempo di cambiamento e di transizione come quello che stiamo vivendo, al netto di leadership forti e conflittuali, che non fanno parte della tradizione cattolico democratica, ci sarà da capire se ci sono le opportunità e le condizioni per continuare, come molti di noi auspicano, questo cammino.
Fabio Pizzul