Ricevendo in udienza gli artisti italiani papa Francesco ha chiesto di non dimenticare i poveri, anche loro “hanno bisogno dell’arte e della bellezza. Alcuni sperimentano forme durissime di privazione della vita; per questo, ne hanno più bisogno. Di solito non hanno voce per farsi sentire. Voi potete farvi interpreti del loro grido silenzioso”.
Silvio Mengotto ha tradotto l’invito di papa Francesco in una carrellata di venti acquerelli suggestivi. La maggioranza dipinti anni fa, ora raccolti in una Mostra per il pubblico. Per l’autore l’arte deve cercare la verità. Gli acquerelli dedicati ai clochard di Milano sono nati con il loro incontro e conoscenza nelle vie della città, anche grazie all’esperienza dei giovani di Azione cattolica ambrosiana che per sette anni hanno incontrato e conosciuto i clochard nel centro di Milano. Tra le dinamiche educative dell’iniziativa, c’era quella di sviluppare la capacità di ascoltare i poveri, negli acquerelli di Silvio Mengotto la capacità di vedere e rappresentare i poveri.
La Mostra, con l’acquerello del piccolo Aylan Kurdi morto sulla spiaggia turca, ricorda che nel Mediterraneo sono annegati altri bambini e la presenza di una “tratta” infernale, una forma nuova di schiavitù per le donne e i bambini. Alcuni acquerelli ricordano le spaventose tragedie che si consumano nel Mediterraneo, come nella striscia dei Balcani di cui si parla pochissimo. C’è anche un richiamo ai giovani, in testa la giovanissima Greta Thunberg, per l’impegno nella salvaguardia del pianeta malato. A Lisbona papa Francesco, incontrando un milione e mezzo di giovani proveniente dal mondo, ha ribadito che “c’è bisogno di una ecologia integrale, di ascoltare la sofferenza del pianeta insieme a quella dei poveri, di mettere il dramma della desertificazione in parallelo con quella dei rifugiati…non polarizzazioni, ma visioni di insieme”. Anche la Mostra di Silvio Mengotto propone una visione di insieme delle povertà.
Di una attualità straordinaria gli acquerelli dedicati a Masih Alinejad, giornalista e attivista iraniana in esilio e portavoce delle donne iraniane che si battono contro l’obbligo del velo, e Laila Basim, giovane afghana che ha guidato la protesta delle donne di Kabul. Non poteva mancare il trittico di acquerelli dedicato alle donne e ai bambini ucraini profughi causa la spaventosa guerra in corso.
Fabio Pizzul
La Mostra è aperta dal 23-24 settembre ‘2023 durante la Festa Patronale nella parrocchia di San Michele Arcangelo in Precotto negli spazi parrocchiali. MM1- Precotto, Viale Monza 224, Milano.